Si chiama trucco semipermanente, in realtà consiste in una tecnica simile a quella utilizzata per i tatuaggi che però utilizza esclusivamente micropigmenti naturali, anallergici e bioassorbibili destinati a sbiadire. Questo non rappresenta uno svantaggio, anzi, permette di ottenere e mantenere nel tempo un risultato estremamente naturale e in linea con i cambiamenti del volto. Il PMU rappresenta un supporto al make up quotidiano, non un vero sostituto.
È la soluzione ideale per chi non ha tempo o voglia di truccarsi al mattino, oppure per chi presenta imperfezioni da correggere: interviene egregiamente su asimmetrie degli occhi, delle sopracciglia o della bocca ma può anche servire per rimarcare un po’ di più un contorno occhi o labbra che col passare del tempo sembrino meno definiti.
Da non sottovalutare è anche la forte valenza psicologica di questo trattamento, soprattutto per coloro che necessitano di correggere forti asimmetrie, ma anche alopecia, piccole cicatrici e correzione dell’areola del seno in seguito a interventi”.
Si parla di trucco SEMI-permanente in quanto in Italia la legge vieta il trucco permanente, che comunque sarebbe innaturale per la pelle del viso. La morfologia del volto cambia continuamente, e un make up che dura per sempre potrebbe non rimanere gradevole e armonico nel tempo.
In questo senso, il microblading è una tecnica estremamente efficace perché riesce a riprodurre dettagliatamente il pelo naturale del sopracciglio, con una durata e precisione superiore al tatuaggio semipermanente classico.